La nostra Storia

Alcune righe che raccontano il nostro viaggio

La storia della banda di Manerbio racconta di una realtà associativa partecipe dei momenti più importanti della vita della comunità, dall’unione d’Italia ad oggi. La banda è sempre stata uno straordinario laboratorio di relazioni sociali, luogo di privilegio capace di mettere in dialogo le generazioni, le esperienze e le aspirazioni di tante persone diverse unite dalla passione di suonare. Ed è merito delle tantissime persone che seguendo la banda, ne accompagnano la crescita ed il servizio che rende all’educazione musicale.

La banda si trova sempre a dare risalto alle ricorrenze civili e religiose ma è possibile apprezzare la banda anche quando sceglie il palcoscenico di un teatro per far scoprire i tanti suoni di cui è capace.

Inizia tutto nel 1861

La banda di Manerbio ha una storia molto lunga e conta ormai più di 160 anni. La data ufficiale stabilita è stata fissata nel 1861 anno dell’Unità d’Italia. Tuttavia, da certi documenti ritrovati nell’archivio storico si deduce che già nel 1857 la banda accompagnava la tradizionale processione della seconda domenica di ottobre dedicata alla Madonna. Un documento firmato da Agostino Tenchini stabilisce il pagamento ad Achille Pedrioni, cassiere della banda civica, di 40 lire austriache. La data di fondazione resta però il 1861 poiché i primi anni della vita della banda sono quasi clandestini. La banda deve la sua possibilità di palesarsi grazie all’arrivo di Napoleone e delle bande militari.
La banda di Manerbio conosce varie situazioni, dovute ai fatti storici del momento, e attraversa periodi di crisi alternati a momenti positivi in cui fioriva l’attività.
Molto importante per la banda sono sempre stati gli impegni religiosi ed i funerali in paese.

La Banda nel 1922

Il XIX Secolo

L’ultimo trentennio del 1800 vede una grossa novità per la storia della nostra Associazione. A causa della situazione politica in cui versa l’Italia e quindi Manerbio ci fu un impoverimento generale della popolazione. Questo colpì anche i musicisti che facevano parte della banda; la povertà impedì l’acquisto delle divise per suonare nelle occasioni ufficiali.
Don Eugenio Cassaghi non fu indifferente a questa situazione imperante e fa nascere in Oratorio un circolo di cultura e a partire dalla primavera del 1888 dà vita ad una “scuola musicale di canto e orchestra” posta sotto la protezione di “S. Cecilia”, patrona della musica. Nasce così un’altra banda con tanto di regolamento.
I primi mesi riportano un po’ di tranquillità in questo paese con due bande musicali. Decisivo è stato il trasferimento di don Cassaghi che, con la sua partenza, porta la banda dedicata a S. Cecilia alla crisi.
Si rimescolano le carte e dalle due bande esistenti nasce la banda S. Cecilia che riprende la sua attività nel 1901.

La Storia moderna

Il primo decennio del 1900 è caratterizzato da tante trasformazioni, molte delle quali sono dovute anche all’instaurarsi del regime fascista. A testimonianza dell’organico della banda, troviamo una foto risalente al 1922 dove sono ritratti 26 elementi in divisa. Questa è la prima foto ufficiale della nostra banda.
La banda subisce le conseguenze della seconda guerra mondiale e bisogna aspettare il dopo guerra per una riorganizzazione e una rinascita.
La gente si sente fiduciosa grazie al boom economico che vede protagonista la fabbrica Marzotto di Manerbio e questo dà una nuova speranza. Tuttavia, nel 1964, la banda vive una situazione di disagio nella quale non si sente valorizzata dal Comune e dalla Parrocchia. Un altro motivo di crisi è la novità nel repertorio. Si abbandona pian piano il repertorio classico per far spazio a brani di diversa origine. Questi sono gli anni del cambiamento che portano nel 1977 Giovanni Ligasacchi alla guida della banda di Manerbio. Si comincia così ad affrontare il repertorio di musica originale per banda. Il 27 settembre 1977 a guida della banda passa al maestro Arturo Andreoli. Andreoli, direttore per 38 anni, apprezza l’aspetto umano della banda in cui i musicanti suonano per il piacere di suonare. Mette a punto un organico adeguato, ricerca l’intonazione, la pulizia del suono, la precisione ritmica e l’espressività. Nel 2015 assume la guida della banda il Maestro Giulio Piccinelli.

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